Mille vite non basterebbero per contenere il senso e il significato racchiuso in una musica. E questa varia in sintonia con lo stato d’animo nel quale sei racchiuso quando l’ascolti. Quando non hai parole per descrivere le avventure che ti suggerisce. Le emozioni. I sogni ad occhi aperti.
Guardi nel vuoto e immagini mille vite. Forse tante ne hai vissute, forse di più.
Ma se hai bisogno di scardinare l’intera tua esistenza, ruotarla e impostarla in una nuova prospettiva, una musica può non bastare. Non può bastare sognare ad occhi aperti.
Spesso il senso e il significato di quel che puoi guadagnare o perdere si manifesta nel momento in cui prendi le distanze, iniziando un viaggio che ti porta lontano, lasciando le cose che ti furono care e che oggi hanno acquistato un loro silenzio.
Permettere alla vita di scorrere, anche se si porta via un pezzo di te, di quel che eri, di quel che vorresti ancora essere, così abbarbicato, quasi con i denti, al passato, e il futuro è una pagina ancora da scrivere, magari questo ti spaventa, un po’.
Aprire il cancello del tuo piccolo giardino e con il primo passo verso il fuori consegnarti alla scoperta di quanto il mondo abbia da offrirti o da negarti. Dipende da quello che vuoi, da quello che sai di volere; dipende da quanto sei disposto a ricavare e spendere; da quanto riesci a crederci.
Non puoi lasciare briciole alle spalle per segnare la strada del ritorno, devi soltanto camminare.
E così quando un gioco diventa più importante del divertimento che ne ricavavi, cerchi uno spazio più ampio per giocare meglio.
Dopo tanti giorni di silenzio, di fronte a questa tastiera che un po’ mi è divenuta estranea, ho deciso di costruire questo nuovo spazio. Dovrà essere uno spazio di parole, anche se per ironia adesso me ne sento privo.
Ma iniziare un viaggio con troppi bagagli vuol dire non aver voglia di andare lontano.
Lo spazio nuovo l’ho trovato, ora devo soltanto attrezzarlo. Resta da vedere se saprò affrontarlo con la serietà che richiede un nuovo gioco. Ho una musica con me, che ieri non avevo. Forse come inizio può bastare.
E questo è davvero un saluto, anche se non necessita un addio.
Lascerò una traccia.
Buonanotte.
Guardi nel vuoto e immagini mille vite. Forse tante ne hai vissute, forse di più.
Ma se hai bisogno di scardinare l’intera tua esistenza, ruotarla e impostarla in una nuova prospettiva, una musica può non bastare. Non può bastare sognare ad occhi aperti.
Spesso il senso e il significato di quel che puoi guadagnare o perdere si manifesta nel momento in cui prendi le distanze, iniziando un viaggio che ti porta lontano, lasciando le cose che ti furono care e che oggi hanno acquistato un loro silenzio.
Permettere alla vita di scorrere, anche se si porta via un pezzo di te, di quel che eri, di quel che vorresti ancora essere, così abbarbicato, quasi con i denti, al passato, e il futuro è una pagina ancora da scrivere, magari questo ti spaventa, un po’.
Aprire il cancello del tuo piccolo giardino e con il primo passo verso il fuori consegnarti alla scoperta di quanto il mondo abbia da offrirti o da negarti. Dipende da quello che vuoi, da quello che sai di volere; dipende da quanto sei disposto a ricavare e spendere; da quanto riesci a crederci.
Non puoi lasciare briciole alle spalle per segnare la strada del ritorno, devi soltanto camminare.
E così quando un gioco diventa più importante del divertimento che ne ricavavi, cerchi uno spazio più ampio per giocare meglio.
Dopo tanti giorni di silenzio, di fronte a questa tastiera che un po’ mi è divenuta estranea, ho deciso di costruire questo nuovo spazio. Dovrà essere uno spazio di parole, anche se per ironia adesso me ne sento privo.
Ma iniziare un viaggio con troppi bagagli vuol dire non aver voglia di andare lontano.
Lo spazio nuovo l’ho trovato, ora devo soltanto attrezzarlo. Resta da vedere se saprò affrontarlo con la serietà che richiede un nuovo gioco. Ho una musica con me, che ieri non avevo. Forse come inizio può bastare.
E questo è davvero un saluto, anche se non necessita un addio.
Lascerò una traccia.
Buonanotte.
Non è facile il cammino di cui parli. Ma con la musica giusta…
Sentivo proprio ora “Via del campo” di Faber.Bhe forse non c’entra o forse sì.Comunque oggi è il mio compleanno e volevo salutarti,non per farmi fare gli auguri ma solo perchè ci sono ed in qualche modo ti conosco.Ciao.Fa’.
Hai parole,musica e arte… Tutto l’occorrente per iniziare un nuovo e interessante viaggio…
A presto.
Ciao
Lasciami la traccia, mi raccomando.
Buttarsi a capofitto senza salvagenti, questo è il mio stile di vita. Abbuffarsi di esperienze fino a scoppiare, e non perdere manco una briciola per strada…
in bocca al lupo allora…
giustissima l’osservazione… tra le altre tante giustissime… che chi porta con sè troppo bagaglio non vuole andare lontano. E’ vero nei viaggi reali come in quelli esistenziali. Non portare, lasciarsi portare: e il viaggio può iniziare davvero.
la lascerai senza dubbio.
OT io questa sera continuo ad ascoltare “Abbey Road”, forse il primo album progressive della storia…
Ma certo che li voglio i tuoi auguri…a presto ciao.
come sempre siamo in sintonia…potrei averlo scritto io, questo post, tanto si adatta perfettamente al mio momento di vita e al mio sentire. Ribaltare la vita, riordinare e ripartire non vuol dire però fare tabula rasa, ma selezionare, “ripartire da tre”, insomma, e non da zero. Viaggiare con un bagaglio leggero va bene, partire nudi come vermi, no. Si sceglie cosa vale la pena di tenere, cosa è bene avere con sé per ricominciare, almeno un buon paio di scarpe per camminare senza piagare i piedi, un mantello che ci ripari dalla pioggia e dalla neve, un acciarino per accendere un fuoco al quale scaldarsi quando davvero fa troppo freddo…va bene, fine della fiera delle merafore :-))) tanto ci siamo capiti 🙂
Parto con pochi bagagli al seguito…vorrà dire qualcosa.
Stai per intraprendere una nuova strada con una nuova musica che ti accompagnerà per tutto il viaggio.
Sii costantemente in ascolto e non guardare i tuoi passi ma solo davanti a te.
Un abbraccio.
Max
pochi bagagli, mani libere. estrema libertà di movimento
Cammini?
le notti si stanno allungando, sarà ora del buongiorno?
oh bella
dove sei, adesso?
buon viaggio….
notte